Il progetto di Peer Education nelle scuole

Di Ilenia Venturini ( 5 A er)

Il progetto di Peer Education è stato adottato ormai da un paio di anni all’Itcg Marchetti di Gemona, ed è per definizione un tipo di educazione tra “pari”, ovvero un nuovo metodo di apprendimento che si svolge esclusivamente tra coetanei.


Si tratta di un percorso che si sviluppa in due fasi: la prima, durante gli ultimi mesi dell’anno scolastico, consiste in un corso di preparazione che coinvolge un gruppo di ragazzi delle classi quarte assieme a degli  educatori, che hanno la funzione di Peers; nella seconda fase, al rientro dalle vacanze estive, sono gli stessi studenti ad assumere il ruolo di Peer andando a riproporre alle nuove classi prime le attività svolte durante il corso.
Le attività proposte, sebbene ludiche e ricreative, sono pensate per aiutare a formare un gruppo, migliorare la comunicazione e risolvere conflitti ed incomprensioni. Grazie a questo progetto si formano gruppi-classe più uniti e propositivi, con enormi vantaggi dal punto di vista del rendimento e dello sviluppo personale.
Inoltre si crea un momento di accoglienza dei nuovi studenti, che grazie a questi incontri trovano nei ragazzi di quinta una guida ed un punto di riferimento.
Anche per gli studenti delle quinte l’attività è molto utile: li aiuta infatti a mettersi in discussione ed a superare le proprie insicurezze, trovandosi per una volta nella parte di chi, senza appoggio alcuno, deve trasmettere qualcosa ad un gruppo che non sempre è interessato o apprezza ciò che gli si propone.
L’efficacia del progetto è data proprio da questa condizione di parità tra chi cerca di trasmettere il messaggio e chi lo riceve.
Chiunque infatti è più predisposto a credere a ad ascoltare qualcuno che si trova nella sua stessa condizione, soprattutto gli adolescenti che spesso non riescono ad essere in sintonia con le persone adulte e perciò faticano a comunicare con loro.

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