Santorini... chi non conosce Santorini? Sono in pochi a non averne mai sentito parlare.
Basta mostrare una foto con case bianche e cupole blu che subito si pensa a Santorini, o più in generale alla Grecia. Quest'isola vulcanica accoglie milioni di turisti ogni anno, si sta sviluppando velocemente e offre dei paesaggi magnifici perfetti per fare foto o selfie... o una vacanza romantica; ma questo non è l'unico aspetto da considerare: sotto questa patina c'è una realtà a chiaroscuri.
I primi turisti sono arrivati sull'isola solo negli anni '80; in breve tempo quindi il numero di visitatori è cresciuto esponenzialmente, contribuendo ad allargare la forbice tra ricchi e poveri. Nel passato a Santorini si viveva di pesca di sussistenza, i commercianti erano invece più abbienti.
I pescatori erano così poveri da doversi costruire case nella roccia vulcanica, mentre i ricchi commercianti vivevano sulla costa in abitazioni sfarzose.
Oggi le case nella roccia sono diventate suite a cinque stelle e le case sul mare alberghi.
Passeggiando tra le suite è possibile notare che ogni alloggio ha la propria piscina e che la maggior parte dei turisti è americana, giapponese e cinese.
Per una notte si paga dai 500 ai 1.500 euro. Sono molti anche i ristoranti piuttosto cari. I locali sulla costa invece sono più semplici e adatti a tutti.
Questo rapido cambiamento mi ha alquanto stupito. La cosa più sorprendente è che in quelle case fino a pochi anni fa vivevano semplici pescatori e nel giro di trent'anni sono diventate accessibili soltanto a chi ha un'alta disponibilità finanziaria e può permettersi la tintarella e il vino di Santorini, contemplare il tramonto dalla propria "Jacuzzi". Santorini è una delle "location" preferite da molti sposi, che vengono fin qui da tutto il mondo per pronunciare un "sì". In due serate ho contato sette coppie di sposi.
Nonostante questa dualità dell'isola e lo sfruttamento turistico che finisce con il far perdere identità al luogo, io ci tornerei subito: la natura vince su tutto, il paesaggio resta un valore assoluto, che probabilmente gli abitanti di Santorini hanno saputo tutelare e valorizzare.
di Marta Zamolo, classe 3Dlsa
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