Uno scambio culturale è probabilmente l’esperienza più
completa e gratificante che si possa sperimentare per visitare altri Paesi e
conoscere nuove culture. Esso infatti prevede che uno studente o una studentessa
ospiti un partner straniero/a coetaneo/a nella propria famiglia e venga poi
ospitato/a presso la famiglia del partner straniero/a.
Nel mio caso ho partecipato, insieme ad altri 15
compagni di scuola, allo scambio organizzato tra l’ISIS Magrini Marchetti di
Gemona e l’Europaschule di Troisdorf, città della Germania Occidentale. Questo
scambio è attivo da più di 25 anni e di solito prevede la compresenza di
studenti polacchi durante il soggiorno in Germania. Purtroppo quest’anno gli
studenti polacchi non erano presenti per problemi di calendario scolastico.
Uno scambio è un’esperienza a 360°, che permette ai
ragazzi di osservare da vicino e prendere parte attiva nella vita quotidiana di
una famiglia di un altro Paese. Si possono così cogliere differenze e analogie
non evidenti ma comunque significative, che un semplice turista non nota.
Ad esempio in Germania le abitudini alimentari sono
molto diverse dalle nostre. Di solito ci sono due pasti principali: colazione,
a base di salumi e formaggi o nutella e marmellate, e pranzo o, più spesso,
cena. Infatti nei weekend i tedeschi sono soliti abbondare a colazione, con
uova, pancetta, prosciutto, insaccati spalmabili e formaggi, e quindi saltano
il pranzo.
Può anche capitare di essere ospitati da famiglie di
altre nazionalità (greche, russe, turche, italiane…) e quindi le abitudini
alimentari variano ulteriormente. Tra le analogie vi è la marcata abitudine di
bere caffè, che è abbastanza simile a quello italiano ma con le dosi
raddoppiate.
Un consiglio: non siate timidi! Se avete fame o volete qualche cibo in particolare, chiedete, senza farvi problemi. I tedeschi non sono abituati a chiedere ripetutamente se avete ancora fame, come invece fanno le mamme italiane; semplicemente aprono il frigo e si servono da soli. Chiede e vi sarà dato tutto ciò che volete.
Un consiglio: non siate timidi! Se avete fame o volete qualche cibo in particolare, chiedete, senza farvi problemi. I tedeschi non sono abituati a chiedere ripetutamente se avete ancora fame, come invece fanno le mamme italiane; semplicemente aprono il frigo e si servono da soli. Chiede e vi sarà dato tutto ciò che volete.
Passiamo ora alla scuola, elemento centrale di ogni
scambio culturale.
L’Europaschule è una Gesamtschule, ossia l’equivalente di un istituto
comprensivo, che va dalla 6° alla 13° classe, cioè dalla prima media alla
quinta superiore. Al momento dell’iscrizione e durante la 7° e 8° classe gli
studenti possono scegliere quali materie inserire nel piano di studi, quali
approfondire e quali no. La scelta è molto varia: per la seconda lingua
straniera spagnolo o francese, possono decidere se fare latino, cucino, arte
invece di musica, filosofia al posto di religione. Per non dover creare una
classe per ogni indirizzo, come si tende invece a fare da noi, vengono formate
classi con studenti che seguono corsi diversi. Quindi il gruppo classe è
riunito solo nelle ore con materie comuni, come tedesco, inglese, storia,
ginnastica, mentre per le materie variabili la classe si divide fisicamente.
Anche il quadro orario varia. Si va a scuola dal
lunedì al venerdì (e magari fosse così anche in Italia). Le lezioni iniziano
alle 7.45 e spesso gli studenti si fermano a scuola anche due o tre ore al
pomeriggio. Ma, a differenza nostra, non hanno compiti per casa. Le lezioni
durano solo 45 minuti con 5 minuti di pausa per spostarsi nelle varie aule,
poiché, come detto sopra, i corsi sono differenziati.
Nell’edificio scolastico vi è anche una mensa e uno
snack bar, ma non ci sono macchinette per cibo o bevande. Si possono comprare
solo allo snack bar, aperto unicamente durante la ricreazione e la pausa
pranzo. C’è anche una sala giochi dove si può giocare a biliardo, aperta
purtroppo solo durante il pranzo. Ci sono poi numerosi laboratori e aule per la
musica, tutti molto ben forniti.
Troisdorf è situata tra Colonia e Bonn, nella Renania
Settentrionale-Vestfalia, zona molto ben servita dai trasporti. Bonn infatti
era la capitale della Repubblica Federale Tedesca.
Quest’anno abbiamo visitato Siegburg, Colonia e
Aquisgrana.
Complesso della Cappella Palatina, oggi la cattedrale
di Aquisgrana
Per concludere la settimana
al meglio, abbiamo passato il venerdì mattina alla Bowling Arena di Spich, per
una grande partita a bowling tutti insieme e poi la sera una serata di saluto
con le famiglie, accompagnata da quiz sull’Italia, canti popolari tedeschi e un
po’ di storia del nostro Friuli
In conclusione, vi consiglio caldamente, se ne avrete
occasione, di partecipare a scambi culturali, qualsiasi sia la destinazione e qualsiasi
età abbiate, non è mai troppo tardi per viaggiare e incontrare nuove persone e
culture. Vi renderà persone più pronte ad affrontare la vita e a confrontarsi
con gli altri e, soprattutto, vi aprirà la mente su nuove possibilità e nuovi
orizzonti inesplorati.
Luca Pellegrini, ISIS Magrini Marchetti
3°Als
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