di Elena Barbina (2Als ISIS Magrini Marchetti)
“Il coraggio della libellula”, è uno dei miei libri preferiti – se non
IL mio preferito – è però sconosciuto ai più..
L’autrice, Deborah Ellis, è sicuramente più nota per i suoi libri a
carattere... non so... femminista e pacifista, come potrebbero essere la serie
dei libri su Parvana, e altri.
Questa trama, invece di parlare della condizione femminile e dei minori
in altri paesi, racconta della travagliata fine dell’amicizia tra due ragazze,
Casey e Jess, basata sulla scomparsa da un campo estivo, di una bambina, poi
ritrovata morta in un albero cavo, e dell’arresto di Casey, che al campo era la
responsabile del piccolo gruppo.
Jess, corresponsabile insieme a lei, è dibattuta tra la grande amicizia
e la sensazione di esser sempre stata tenuta ai margini dagli altri, tra
l’amica, impegnata a osservare e studiare insetti col sogno di diventare
entomologa, e il gruppo più in voga a scuola, che non l’ha mai considerata.
Il tutto avviene in una piccola cittadina della provincia canadese, dove
tutti si conoscono, dove è semplice dire a posteriori “lo sospettavamo già”,
dove tutti voltano immediatamente le spalle e pochi davvero provano ad alzare
la voce per difendere Casey.
So che la storia, un pochino creepy, potrebbe non interessare a prima
vista, ma credetemi, è BELLISSIMA. Ho veramente perso il conto di quante volte
io l’abbia letto, ma sono quasi sicura di aver superato la ventina. A volte mi
capita di prenderlo e rileggermi qualche parte bella così a caso, oppure di
ricominciarlo.
Hoping you enjoyed
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